Friday, March 6, 2020

>>>ancora su IL VOLO e il giornalismo anti-talento: ROLLING STONE ITALIA e il fast food culturale


Una postilla alle riflessioni sulla psicologia della copia dall'estero - ne ho già parlato QUI:

La psicologia dell'imitazione obbligatoria di modelli culturali esteri viene divulgata quotidianamente e incessantemente (quasi fosse un tutorial dell'autocolonizzazione) premiando, insieme ai creativi imitatori (e plagiatori), il giornalismo degli imitatori.

Spicca nel mazzo Paolo Madeddu, il cui pezzo "Ascoltare Il Volo significa arrendersi al passato" campeggia assertivo sotto il logo in una rivista incapace persino d'inventarsi un nome originale: ROLLING STONE ITALIA suona quale dichiarazione programmatica, l'appendice regionale di un marchio come per una qualsiasi catena di fast food, come dire Starbucks Napoli. Gnam gnam.

Una frase che suona anatema e diagnosi insieme. Che va bene tutto, ma il passato, no! Quello va esorcizzato, sepolto, coperto di cemento e dimenticato.

Ci si sveglia ogni mattina, si prende il caffè, e si copia, si copia, si copia, con quella punta di entusiasmo servile subalterno... sì, perché farsi ispirare dagli artisti delle culture dominanti va bene, ma non deve diventare un obbligo.

Gli argomenti della sua bocciatura sono assolutamente tendenziosi nel diffondere l'implicito pregiudizio che non riferirsi ai modelli delle culture più influenti del pianeta equivalga a passatismo e inerzia ideativa, nascondendosi dietro la maschera della severità di chi critica il "vecchio" con lo spirito delle controculture giovanili di un tempo, nei fatti esito d'intolleranza per i generi di una qualche originalità, non conformi alla divisa del sosia emule della globalizzazione...

Siamo al punto che anche l’imitazione non è più spontanea o creativa, ma protocollare, coatta. Non più un omaggio.

Il trucco risiede nel trasformare l'approccio contestatario delle controculture e subculture attraverso un cambio di segno, con uno spostamento in ambito mainstream, rovesciandone le premesse esperienziali e formative, cristallizzandole nella prassi ottusa del non prevedere eccezioni.

I giornalisti dello Starbucks Napoli, nota anche come Rolling Stone Italia, sembrano aver sviluppato e affinato una vera e propria arte: quella di riconoscere qualsiasi segnale di originalità e stroncarlo. Non sia mai che qualcosa non rientri nel palinsesto degli importatori di idee.

Attenzione: post in progress. Testo e correzioni in via di stesura...