Thursday, April 28, 2011

Jep! Lista Fantasma Artisti Del Padiglione Italia - Biennale Di Venezia

Jep: Fisto Flash Art? Quaccuno aferti inzerito lista fantasma Piennale di Fenezia, patigliona XXX!

Z$: Nn mi konvince. C zono troppe "kose" strana. Forse Flash Art afere spagliato e copiato nuofe liste del Partito Pre-pensionati.

Jep: Quell'M.C.H ke ci fare in elenko? Lui tetto a me nn ezzerci!

Z$: No bbbuono!

Jep: Artribune tice minga fero...

Z$: No bbbbuono!

Jep: ...e poi h ferifikato alkune irrecolarità. At ezempio famoso artista ke fa opere kon barboncini tosati...

Z$: Mmmm...

Jep: Sue opere ezzere zotto tutela UNESCO patrimonio storiko paesaccistiko, nn più esponibili!

Z$: Mmmm...

Jep: Qui ho FERA LISTA KOMPLETA! Zono 15.348 artisti esposti in farie sedi.

Z$: Un po' lunca...

Jep: Ticono ke esponcono solo i titoli, se le opere nn c stanno.

Z$: Ekko.

Jep: T leggo tal numero #7849 al numero #7905!
...Julio Semilascinonfale, Blondie, Browndie, Signor-Rossi Luca (siempre), B8 & Bruno, Botto & Brr1, Emilio-Vedova & Mazzei, A.A.Aalto, Lola Falana, Mamma T-Roma, Noo Zii!, Pippo Santonastaso, Calabrisella Torinese, Gigiolò, Dottor Bua, Conte Contemporaneo, Tontitas, Ennio Ingrugnito, i Settanta, Giovanbattista Pornazzi, Carrà Sinclar, *********!, Alè-Sandro, Anton Van Bic, Firginia Foolf, Juri Che-chi, Western Ska, Teodozja, Annie Petarda, Modica Cifra, The Tiepolos, Eminence Beige, Non Aficionados, Ti + Mi, Testaccio, Meister Zuker, Fra-Intende, Enzo Evitabile, "L" Trattore, Mussa-cavaloria, L'Onfalomante, Alzira Verdi, Ta-rocca-Bacon, Concetta Jet, Suzi 4, il Giovane Fester, Miss Scocci, B-ABBA mia!, Sin lì, Lorette, U Merovingi, Julian Schnabel, Rembran-d-t, Edizioni Paolini, Post e Fasioi, Marcaureglio, Nanà, Taci-uto, Carmilla, Alessandro Filipepi...

                                                         

Monday, April 25, 2011

Figurine x le mie ricerche


Parigi. Brasserie del Boulevard des Italiens.
K2, tirolese infiltrato nel sistema dell'arte, e il pittore Gian-ugo attendono la critica d'arte Madame Connaisseur.

Gian-ugo: Ti raccomando. Madame Connaisseur è un pezzo grosso. Se mi fai fare una brutta figura con questa qui...sono fritto.

K2: Nn t preokkupare

Gian-ugo: Mi preoccupo, invece...di arte non ne sai una minchia liofilizzata!

K2: Chettecreti, ank'io leggo i siti t'arte contepporanea! Exi-Bart Simpson, Undo-vai.net ecc... Ho fisto tutte le Piennali di Fenezia. Rakkontiamo a Matame una palla. Diciamole ke sono un tirolese kollezionista t'arte.

Gian-ugo: Sei sicuro di saper recitare bene la parte?

(Arriva Madame Connaisseur trascinando i piedi. Crolla sulla sedia. Estrae dalla tasca un taccuino e inizia a scrivere)

Gian-ugo: Bonjour Madame!

Madame C : Bonjour un corno! Sono sfinita. Ho un attacco di stanchite acutissima. Sto organizzando un'esposizione di Daniel Buren. Ci vogliono decine di assistenti. Legga qui (sfoglia il taccuino): assicuratore, badante, spolveratore, idraulico, antennista, avvitatore, svitatore, depilatore, ciclista... Passo intere giornate a fare e disfare le liste dei collaboratori. Un rebus senza fine. Ufff!

Gian-ugo: Ah! L'artista francese Daniel Buren...trovo ipnotiche quelle sue opere a strisce rosse e bianche...

K2: La maglie tei biankorossi!

Madame C.: Mmmm...anche lei bazzica il mondo dell'arte?

K2: Zono kollezionista

Madame C: Di cosa?

K2: Album Panini, ma anke "le figurine x le mie ricerke”. Guardi! (le mostra figurine di calciatori) Materazzi, Valcareggi, Jovanotti/Jovanotte, Luciana Turina, i Pupo siciliani [della nazionale cantanti]. DJ Molella [della nazionale DJ]. Barbara Alberti, Bob-Dylan-Dog, Isabella Biagini [in panchina]. Amelie & Bovary, Re Gigi XV, Jean Val-jean, Jean Tin-Tin, Solange [nazionale francese]. Pippo-Franco-Battiato, la Scicolone, El Mariachi [nazionale marziana]. Giacinto di Pietrantonio, “Lo Strega”, Zio Tibia [della nazionale pauuuuuura]. Silvan, Sylvie Vartan, Ga-là Da-lì, la Maja vestida, l'Ape Maia desnuda, Go-ja na voja, Ciucia-caenassi, Zuccherelli...

Gian-ugo: Stooooooop!

K2:...inzomma, album kompleti Panini. Le figurine formato fototezzera sono di Thomas Ruff. 700 x tomo.

Gian-ugo: K2 ha un debole per il Settecento!

Madame C: Giovanni Paolo Pannini, il vedutista del Settecento! Ne possiedo uno. L'ho appeso in camera da letto, accanto ad un olio di Pompeo Batoni.

K2: Eeeeeeh battoni - kome no - ne konosco io di battoni!

Madame C: Eclettico al 100%!

K2: …ma in mia kamera ta letto ho kollokato la "Fenere dei calzini" ti Mikelancelo. Un Klazziko.

Gian-ugo: (gomitata a K2) Intendi "La venere degli stracci" di Michelangelo Pistoletto, l'installazione con una scultura tra gli stracci. Stracci, non calzini! E' vietato esporre opere tossiche. La venere, se fossero calzini, sarebbe ridotta una mezza scheggia!

Madame C.: Sono curiosa di sapere cosa ne pensate in Tirolo dell'arte contemporanea. Ad esempio... le piace l'artista tedesco Joseph Beuys, quello che si è chiuso per giorni in una stanza con un coyote tedesco?

K2: Ja! (canta jodel) Ja-Ja-Ja-hi-ho!

Madame C: Il suo Duchamp preferito?

K2: Seconto me du shampoo alla settimana nn bastano ce ne vogliono almeno 3

Madame C: Le piace Sissì, la bravà italienne che ha vinto il Premio Fuffa?

K2: Pellissima la “Sissi" di Romy Schneider! Film uniko in kitschtecnicolor...solo Fisconti ha fatto meglio mettento nelle sue kolonne sonore "la kafalcata delle suocere walchirie" di Wagner!

Gian-ugo: (Rosso di rabbia) Forse ti riferisci al "Ludwig" di Visconti...(Lascia cadere la forchetta) TLIIIINNNN- Ah!... mi aiuti a cercarla? (K2 e Gian-ugo carponi sul pavimento. Gemiti. Il tavolo traballa. Gian-ugo si risiede).

Madame C: K2 dovè? (alza la tovaglia. K2, legato, ha un tovagliolo ficcato in bocca). Ma...

Gian-ugo: Hemm...una variante tirolese delle mascherine anti-smog.

Madame.C: A tavola? E come mangia?

Gian-ugo: Ce la fa, ce la fa.

Madame.C: Mi domando in che modo...

Gian-ugo: E che ne so? E' un vegano, si nutre guardando cartoni animati!

K2: (tenta di cantare uno jodel)

Sunday, April 24, 2011

Giacinto Di Pietrantonio - Luca Rossi (Whitehouse in fumo?)

Snartz! Ogni tanto, sporadicamente, tra i nuvoloni di fumo e parole prodotti dal blog di Luca Rossi Blissett, emerge qualche verità che riesce a sfuggire alla sorvegliatissima autocensura praticata dai colletti bianchi del sistema.
Nella rubrica "Oltre il giardino", il critico Giacinto Di Pietrantonio apre il gas e fa blabla freestyle passeggiando col Signor Rossi per i prati fioriti intorno alla Casa Bianca.  
http://whitehouse.splinder.com/post/21802737/_

Sì, ammette GDP, persino nei tanto celebrati premi internazionali, una regia di pochi condiziona, pilota le scelte finali, e sottolinea che all'estero tale manipolazione viene accettata mentre in Italia "si pensa che ci siano sempre dietro chissà quali manovre, perché non ha vinto quello che piaceva a me, o a te, o a lui".
Per GDP la correttezza delle regole non è ritenuta un elemento cardine nel rapporto tra artisti e potere culturale, ma al contempo chi critica lo fa sempre in malafede.

Ritengo errato derubricare i momenti dialettici tra l'establishment del sistema e l'opinione pubblica ad episodi di mera logica particolaristica: accadono in tutti gli ambiti culturali. Lo dimostrano le cicliche discussioni sui premi letterari (vedi ultime edizioni Premio Strega) accompagnate solitamente da polemiche che trovano eco nell'amplificatore mediatico.
Con delle differenze. Quando Tullio Di Mauro, influente figura del Premio Strega, viene chiamato in causa dai giornalisti con domande scomode sulla composizione delle giurie, egli accetta il confronto ed espone con chiarezza le sue ragioni coerentemente al ruolo che ricopre. Non così i protagonisti delle lobby di musei & gallerie.
Cari lettori di Tranqui2, ricordate la vicenda GAMeC-ITALIAN AREA?
In quel caso l'istituzione bergamasca GAMeC - GALLERIA ARTE MODERNA e CONTEMPORANEA (diretta dal Di Pietrantonio) si è rifiutata di rispondere ad una scaletta di domande sull'argomento  compilata dai giornalisti di un quotidiano locale - conseguente ad una mia lettera al giornale - adducendo scuse risibili quali la scarsa credibilità del sottoscritto. La redazione del giornale, indignata, rispose a questo piccato, pretestuoso silenzio pubblicando un articolo sul tema.
Non ho dubbi che ai critici della GAMeC sia indifferente il lavoro prodotto dal mio percorso underground; chissà quanti altri nomi della scena italiana ignorano volutamente perché soggetti esterni alle loro lobby. Inutile replicare all'idea risibile secondo la quale l'opinione pubblica per potersi esprimere debba possedere un curriculum museale; resta la cruda + squallida realtà di un'istituzione pretestuosamente trincerata dietro gli alibi dei propri codici specialistici.
Ma piantiamola con le ipocrisie sfacciate! Il sistema dell'arte ha del marcio e il pubblico dell'arte deve esserne informato! Al bando dunque, in primo luogo, omertà e timori; poi largo alla libera, disincantata parola dell'artista.
Esce un filo di fumo dal camino della Casa Bianca...

Da "Oltre il giardino" rubrica a cura di Luca Rossi e Giacinto Di Pietrantonio
LR: Sono d'accordo con te. Non è certo questione di numeri: più pubblico uguale più qualità. Ciò nonostante i paesi che non hanno opinione pubblica, o quei paesi in cui decide la minoranza, tendono a diventare delle dittature, dove questa minoranza tende a fare quello che vuole senza avere contrasti. Nel “migliore” sistema dell’arte contemporanea italiana avviene questo: pochi operatori decidono e impongono determinate scelte senza che ci sia un pubblico capace di verificare e approfondire tali scelte. Per stare in tema Libia: il sistema è formato da diverse tribù ben lontane da formare un sistema collaborativo e maturo. Immagino che per il Turner Prize in Inghilterra ci sia un dibattito rispetto le selezioni e le scelte della giuria. Tutti gli operatori coinvolti sono attenti a fare le scelte migliori perché milioni di persone li stanno seguendo.
A mio parere c'è un vuoto di opportunità tra sistema dell'arte e pubblico. Mancano opportunità efficaci per coinvolgere il pubblico. Non ci sono luoghi appropriati e progetti appropriati. I programmi museali sono troppo ingessati e le persone, dopo una giornata di lavoro, o nel fine settimana, non hanno voglia di andare in un museo a sedersi su i banchi di scuola. Cosa mi rispondi su questo punto?

GDP: Beh, non voglio dire che l’Italia da questo punto di vista sia il miglior paese del mondo, ma non è che all’estero non sia una minoranza a decidere, o comunque a valutare. Lo stesso Turner Prize ha dei meccanismi simili, e questo è evidente nel racconto che di questo premio ne fa la Thorton (Il giro del mondo dell'arte in sette giorni, libro, ndw), dove evidenzia come la regia riservata di Serota alla fine riesce sempre a portare i risultati dove vuole lui. Il fatto è che fuori dall’Italia quando c’è un qualcosa, come ad esempio un premio alla fine il risultato viene accettato dalla maggioranza che si dà da fare per far rispettare l’esito, sostenendolo in vari modi al di là del fatto che il lavoro del premiato corrisponda alla propria definizione di arte. Da noi se qualcuno vince si pensa che ci siano sempre dietro chissà quali manovre, perché non ha vinto quello che piaceva a me, o a te, o a lui. Questo è il vero problema nostro, il guardare il proprio ombelico. Ti faccio un esempio che mi ha raccontato Politi, verso la fine degli anni settanta lui era a New York, dove, durante il suo soggiorno, incontra varie persone tra questi Sol Lewitt a cui chiede: “Sol, ma secondo te, chi è l’artista che emergerà nei prossimi mesi in America?” Lewitt: “Julian Schnabel”. E difatti, Schnabel di lì ad un anno diventò una star mondiale. Capisci, qual'è la questione?
Un artista concettuale non ha problemi ad ammettere che l’artista emergente è un artista neoespressionista lontano anni luce dal suo lavoro. Difatti, la domanda era non chi ti piace tra i giovani artisti, ma chi è l’artista emergente. Da noi se fai una domanda del genere la risposta cade sempre su artisti che aderiscono alla tua poetica. Continua... (testo e correzioni in via di stesura)