Sunday, November 13, 2011

Klaus Nomi

http://www.youtube.com/watch?v=_qPnTyrvAv0

L'ANOMALO APPELLO ANOMALO di Cesare Pietroiusti & Co

Ragazzo Klaus(cantando) Du-iu-rili-uont-tu-hurt-mi - du-iu-rili-uont-tu-meich-mi-crai
Xoxo: Hai letto l'anomalo appello anomalo di kui si son fatti promotori Cesare Pietroiusti & amigos?
Ragazzo Klaus: Intendi anomalo l'opposto di nomalo?
Xoxo: Intendo anomalo-anomalo. Senti qua kosa hanno skritto al Presidente della Repubblica: "Proponiamo perciòla costituzione di piccoli e flessibili organismi autonomi composti da rappresentanti della cultura nazionale e internazionale capaci di valutare, con la sufficiente serenità e professionalità le candidature, non solo sulla base dei titoli ma anche della valutazione preventiva di orientamenti o progetti scientifici".
Ragazzo Klaus: Non chiedono + diritti per gli artisti?
Xoxo: Macché!
Ragazzo KlausHai kapito ke furby! Kon la skusa del kontrollo della qualità vogliono le commissioni di stato per l'arte, kiedono un'arte-di-stato ankor più di oggi!
Xoxo: Tasi tasi - l'alibi dei "progetti scientifici" serve come al solito per far fuori kuelli che gli dan fastidio...e kontinuare come adesso. E poi, inzomma, tutti quei Signor Presidente, Signor Presidente, Signor Presidente... da dove li han tirati fuori? Pare di sentire l'Inno all'Imperatore, l'Ode all'immenso Fthà dell'Aida! Molto anomalo!
Ragazzo Klaus: Feramente anomalo!
Xoxo: Infatti ne cirkola per i teatri d'opera una versione piratata...kon le notazioni musicali. 
Bekkatela qua...

(Pianissimo) "Signor Presidente della Repubblica,
(Grave, Lugubre) a seguito di numerose riflessioni e confronti avvenuti in questi ultimi anni tra artisti, critici e professionisti del settore in merito alle politiche di promozione dell'arte italiana, un considerevole numero di operatori delle arti visive Le rivolge questa breve riflessione consapevole della sensibilità e attenzione da Lei più volte dimostrate in merito alle questioni della cultura intesa come strumento necessario per una democrazia davvero matura e consapevole.(Andantino) Signor Presidente, sono ormai molti anni che nel nostro Paese il pensiero e l'operato di artisti e intellettuali vengono considerati unicamente come spesa e di conseguenza come valori secondari; ad aggravare ulteriormente la situazione sono i metodi adottati per le nomine delle direzioni di musei pubblici, accademie di Belle Arti e per il conferimento degli incarichi per la direzione e la curatela di rassegne ed esposizioni nazionali che hanno il compito di rappresentare lo stato della cultura contemporanea nel nostro Paese.(Presto) A differenza di molte altre nazioni, da ormai troppo tempo in Italia le direzioni di musei pubblici, delle accademie di Belle Arti e delle principali rassegne nazionali (Prestissimo) (biennali, triennali, quadriennali, etc.) (Marziale) vengono spesso assegnate secondo criteri obsoleti o particolaristici, quando non per cooptazione, limitando l'accesso delle potenziali candidature e ponendo in secondo piano l'analisi approfondita dei percorsi professionali, dei curriculum vitae e dei titoli scientifici.
(Fortissimo) Signor Presidente, consapevoli di quanto la cultura e l'arte possano divenire, (Fortiiiissimo quasi fuori di testa) in questo difficile passaggio della Storia, strumenti capaci di aprire nuove e urgenti riflessioni rispetto ai mutamenti del nostro Paese e al suo futuro, crediamo sia venuto il momento di prendere parola per segnalare a Lei e alla classe dirigente italiana una situazione a lungo tollerata, ma oggi non più sostenibile, nel tentativo di sollecitare una discussione urgente, aperta, autenticamente aggiornata su questi temi.
(alla Zecchino d'Oro) Crediamo che l'indipendenza della cultura sia un valore da difendere e mai come oggi siamo convinti che proprio il pensiero, la cultura e l'arte richiedano un profondo senso di responsabilità e consapevolezza nel rispetto delle regole e a favore di una (alla Jovanotti) cultura italiana del XXI secolo autonoma e liberata (alla Orietta Berti) da forme arretrate di clientelarismo; elemento quest'ultimo che non fa che aumentare un pericoloso e sempre maggiore isolamento del nostro Paese rispetto al dibattito culturale (alla Banfi) internazionale.(Largo) Per tutti gli aspetti elencati, (Larghissimo) Le chiediamo Signor Presidente, di porre attenzione al nostro appello e sollecitare le Istituzioni (alla Topo Gigio) politiche (alla senza dentiera) ad aprire un dibattito in merito, oltre a domandare prassi limpide (alla Klaus Nomi) per le nomine che non mortifichino il merito e le pari opportunità. 
(Allargatiiiiiiiiisssssimo) A fronte di una significativa produzione culturale che oggi è costretta a confrontarsi con sempre minori risorse, è più che mai urgente che a livello istituzionale gli incarichi destinati a informare le politiche culturali ed espositive di questo Paese siano valutati a partire da modalità di selezione democratiche e trasparenti, nel rispetto delle responsabilità civiche che tali incarichi comportano.(Con dolcezza, mellifluo, ammiccante) Proponiamo perciò, la costituzione di piccoli e flessibili (allegretto) organismi autonomi composti da rappresentanti della cultura nazionale e internazionale (alla Cutugno) capaci di valutare, con la sufficiente serenità e professionalità le candidature, non solo sulla base dei titoli ma anche della valutazione preventiva di orientamenti o progetti scientifici e delle capacità organizzative.
(Amoroso) Ci rivolgiamo a Lei, (alla in love) signor Presidente, perché abbiamo la certezza che, come noi, senta la necessità di dare nuovo slancio culturale a un paese che ha bisogno, più di altri, di pensare la cultura come strumento di democrazia, come patrimonio collettivo e diritto di tutti; in particolare per le nuove generazioni e per le nuove cittadine e i (orgasmatico) nuovi cittadini (in estasi laica) italiani. In attesa di una Sua risposta, Le porgiamo la nostra gratitudine per il Suo operato e i sensi della nostra più alta stima..."i""""""""

Xoxo: Anomalo molto anomalo!

Ragazzo Klaus: Tutto ciò mi zembra parekkio anomalo! 

Friday, October 14, 2011

& #2

Il Vittoriale & il Vittoriano (degli italiani ignoti)

Coco e Kiki (Chanel de Montparnasse)

X-men (Xerra - Xhafa)

Fantomas - Rocambole - Lupin (Fantasthives 3)

Morandi & more Andy

Y-men (Yoko – Yoshihara)

Gino Gino (Severini De Dominicis)

Cy O-no (sì Twombly e no Yoko?)

T & N (Gruppo)

Roberto & Kounellis (Cavalli)

Carracci bros

Rimbaud & Corbiere & Lautreamont (boyband)

Z & Z (Zorro & Zorio)

Flash art brut

M. de Marteuil & M..de Vettese (Les liasons dangereuses)

Anny Tettanta & Anni Settanta
 
O lo Bon-ami o lo odi

Frank c/o Bilbao

R-uff! (ha stufato)

Pop-corn & Pop-Koons

concetto & Concetto (Kosuth - Pozzati)

Tu-tanga-men & Tutankhamen (spogiarellista - faraone)

You-tanga-men & Tutankhamen (stripper - pharaoh)

Re & Donnaregina (Fondazioni)

Il Bignami di Bonami

Il Re (Sandretto Rebaudengo) è nudista

La Donnaregina è nuda

Adams & Eva (Mac & Hesse)

Two-mbly or Three-mbly?

Post-modernism & Proust-modernism

Two + Otto (2 Twombly + 8 Otto = 10 Dix)

Conte & Principe (principianti contemporanei)

Conte & Duca (contemporaeo ineducato)

Conte & Barone (contemporaneo all'università)

Conte & Re (realismo contempraneo)

Count King (contemporary nudism)

Count & Prince (contemporary principiant)
 
D& G (De Chirico Giorgio)

Il Vittorio & il Vittoriale (Sgarbi - Padiglione Italia)
 
Zero a Zeri (Renat0 Federic0)

Post-modern & post-mortem (of art)

King (Amanda) Lear

Pipilotti & Pavarotti (Rist - Luciano)

Bob - Dylan - Dog

New & No (wave)

Beuys & Cattelan (animalisti)

Wittgenstein Frankenstein

Lucien & Gustav (Freud & Jung)

Lucien & La Monte (Freud & Young)

A Rrose is Marcel is a Rrose is Marcel is a Rrose...

F.L.W & B.P.A (Frank Lloyd Wright - Brad Pitt Architect)

Nouvelle Cuisine & Nouveau Réalisme
  
-----------------------------------------------
 
Albert & George (i De Chirichi)

Koons & Cicciolina

@ & @ (ordine ionico)

@ & ^ (corinthian order)

I I & I I (Rossi - Gehry)

El Greco & El Gringo (duello Kounellis-Bonami)

instalattiti & instalagmiti (forme di installazioni d'arte)

Duss&Ldorf (allievi dei Becher)

object made & ready trouvé

Igloo & ufo (ci vivono i Merz-iani)

Eliasson & EliassEdison

Tiepolo & sons

[ ] & [ ] (1 monochrome - 1 achrome)

Murakami & Lichtenstein (fumettari)

/ & / (un Fontana con 2 tagli)

// & / (un Fontana con 3 tagli)

Cura & Tela (coppia di critici specializzati nella curatela di mostre lampo)

Cindy Hilton & Paris Sherman

^ & ^ (Giza)

Arbasino & Romina

Marcel & Rose (c'est la vie)

# & # (2 opere di Christo)

Orlan & Rourke (bisturi siamesi)

performativo e performpasivo (atto)

Bernarda &-Louise

KTH & HRN (divinità protettrici dei graffitisti)

Sissi & Nono

Collaudo Marinetti e guida Beatrice (Padiglione Paradiso)

Pierluigi & Sacco (di burro e di Burri)

Giovanni & Andrea (i più Bellini)

Toussauds & Chapman (ceramente veri)

Carlostango & Basualdoneon (Piazzolla)

Dorfles & Ramsete (critizi egizi)

Celant & Bocelli (povera e popera)

Malle&Bene (alla regia)

llll & llll (Buren)

Koolhaas & KoolLoos (Kool!)

ha! & ha! (Za-ha-Ha-did-did-it!)

P & P (Peggy loves Pollock)

Mies van & Miss der Rohe

A & I (Tour Eiffel - Torre di Pisa)

:-) & :-{) (Leonardo - Duchamp)

:-) & :-) & :-) & :-) (Leonardo - Warhol)

LOVE & O (Robert Indiana)

wall and doors (Pink Jim)

W.co.uk - W.ie (Woolf - Wilde)

Adam - Addams (Neoclassicism - Neo-Gothic)

Adam - Addams (in the family)

Dolmen & menhir (The Flintstones)

Siffredi & Penone (artenatura)

Uto & P (Yona Friedman's assistants)

Soup&Star (Warhol)

Tuesday, October 4, 2011

Bloghete


Personaggi:
Marescialla G. Buzz, critica d'arte militante
Tenente Al Pina, critica d'arte militante delle Dolomiti

G - Aberrazioüni! Degenerazioüni!

T - Quando eravamo giovani noi... queste cose non succedevano! A che servono tutti 'sti blog – tutti 'sti forum d'arte?

G - Un bla-bla-bla senza capo né coda...

T - Cacchiate

G - Forum fatui fumosi come fumoir affumicati - blog che ribollono bloghete bloghete di Campbell's Soup andata a male

T - E poi mi domando...cotesti sedicenti blogghisti sono artisti? Gli artisti non devono parlare....

G - ...perder tempo a consumare tastiere di computer e penne Bic. Meno fiatano meglio è! Zitti-muci-tasi-shhh! No muci no party...

T - ...e se non parti 'ndo vai?

G - Bleah! Uno in particolare mi fa venire il voltastomaco. Quel bipede blogghista di Tranqui2! Come si chiama?

T – D.S.Kos... un artista spiaggiato.

G - K crede d fare? Vuole rompere gli ovociti del geco-sistema contemporaneo?

T - Allosanfan...chiudiamogli la bocca!

G - ...e goodbye Charlie!

(T commenta con 1 scoresa di giubilo)

G - (tappandosi il naso, voce nasale) Vabbé, cambiamo discorso...Tenente Al Pina, è andata dal sarto?

T - Yez Marescialla G Buzz

G - Che le ha detto?

T - Le divise d'ordinanza sono quasi pronte. Vanno solamente un po' sfiancate e accorciate sulle maniche.

G – Ottimo, Devono essere pronte per la mia conferenza di lunedì

T - Ghnmrh

G - Che c'è?

T - Ghgnrrrr

G - ???

T - Marescialla, è sicura sia davvero il caso di indossarle?

G - Lei dubita che...

T - Mi scusi G Buzz, ma con l'aria che tira...

G - Tenente, lei conosce le regole della caserma-museo!

T - Sì! (Batte i tacchi-zeppe sull'attenti) Però... Secondo me... meglio parcheggiarle in armadio, affogate tra la naftalina e le palline Zigulì. Aspettiamo che passi questo venticello di contestazione, i blog sbolliranno, i forum sfumeranno. Restiamo quatte quatte ad aspettare che tornino gli anni Novanta. Intanto travestiamoci casual. Jeans, "siglo de oro D&G", stile under18, springo come uno smile. Non diamo troppo nell'occhio...

G - Beh, in effetti, la divisa...con tutta la cellulitaggine ke sto mettendo su...mi tocca andare dal sarto ogni sei mesi a spostare i bottoni che saltan via.

T - Ha provato con l'implantologia in titanio?

G - Merci del consiglio, Madame Tenente!

T - Alla nostra età ormai si sta su a colpi di bisturi e Gerovital

G - (annuisce)...e qualche bicchierino di Marsala. Orlan docet...

T – ...e Chiara B-Lola insegna. Ho sentito dire che fa le mostre con la badante di sostegno. D'altra parte critica d'arte vecchia fa buon brodo.

G - ...già, mentre Dorfles Gillo mostra ancora il pippi nelle riviste...

T – Errore!  E' l'Achille Bonito Oliva a posare col pippi di fuori. Ma son cose da Anni Ottanta! Secoli fa! Quello ormai è un pippi archeologico!

G -  Italian graffiti.

T - Ce l'ha mostrato già 2.0 times, almeno quanto quello di Tu-tanga-men, lo spogliarellista egiziano marito della ballerina Anny Tettanta. Li ho incontrati al karaoke. Cantavano Vent'anni+vent'anni+vent'anni+vent'anni (by Massimo-Ranieri)

G –  By Luca Massimo, intende

T - Sa che le dico? L'età non conta. L'importante è che tutto funzioni nella cabina di comando. Qui (si tocca la testa)

G - Magra consolazioüne...

T - Eh, non c'era da andare tanto dal sarto, quando eravamo giovani noi...

Wednesday, July 6, 2011

Ringrazio Guido Fabrizi

Titolo: lo mismo
Personaggi: DSK, Guido Fabrizi, Pasini + Verzotti, Verzotti senza Pasini, la Frau (G), Critici Urlatori, artistoidi "niet", bip-polarismo, gli Aristofatti, Artetribuna in inglese, M.Walewska, los intelectuales, i 5 - - in geografia.

Ringrazio il Guido per la sua lettera.
http://www.artribune.com/2011/06/da-quando-ce-in-giro-una-cosa-che-si-chiama-biennale-di-sgarbi-dire-di-si-ad-una-mostra-e-diventata-una-notizia/
Chissà quanti artisti vorrebbero scriverne una di simile. Si astengono dal farlo per timore di riceverne un danno di carriera e professionale. Le ritorsioni dei colletti bianchi del sistema dell'arte (figure che accentrano tutti i ruoli, in  un perenne conflitto d'interessi) sono spietate: sanno di colpire soggetti appartenenti ad una fascia sociale debole con poche tutele. La mia vicenda personale lo conferma. Le omertose mafie dell'arte contemporanea mi hanno censurato per anni a causa di una mia lettera ad un quotidiano (sullo stato dell'arte locale nel Veneziano). 

E' innegabile, esistono nel Paese moltissimi creativi il cui valore viene ampiamente riconosciuto dalla comunità degli artisti che, malgrado ciò, non trovano una degna visibilità poiché le istituzioni d'arte vengono utilizzate da decenni come spazio di rappresentanza di chiuse, asfittiche lobby e per fare grandi affari. Talenti costretti ad andarsene altrove, persino a ripiegare su lavori di fortuna. Potenzialità ideative perdute, avvilite, censurate. In sostanza, se non lo si è ancora capito, la netta scissione tra i tecnici-critici-docenti del sistema e gli intellettuali evidenziata da quest'ultima Biennale ne cela una seconda ancor più sorprendente: la lontananza delle istituzioni d'arte dalla comunità degli artisti. Tecnici VS artisti. Un dato preoccupante. Eppure qualcuno ci chiede di "dire no" all'offerta di presentare una nostra opera in uno spazio istituzionale di pluralismo - leggi  "Padiglione Italia. Possibile che sia stato così difficile dire di no?" di Francesca Pasini e Giorgio Verzotti. 
http://www.teknemedia.net/magazine_detail.html?mId=8661
In sostanza Pasini + Verzotti accusano i nomi che hanno accettato l'invito al Padiglione Italia di complicità con uno schieramento politico. Ci chiedono di dichiarare esplicitamente un'appartenenza come se la nostra opera creativa non veicolasse di per sé un pensiero; con le medesime argomentazioni dovremmo rinfacciare alla Pasini di aver concesso un'intervista per "Curare l'arte", volume pubblicato da Electa Mondadori, casa editrice riconducibile ad una ben nota proprietà.
Francesca Pasini          
http://www.electaweb.it/libri/scheda/curare-l-arte/it/
Giorgio Verzotti
http://www.electaweb.it/catalogo/scheda/978883703706/it
Per la coppia - compagni di banco Verzotti e Pasini un 5 meno meno in geografia.

Fine della puntata
Codazzo di titoli:
Regia - Ignota
Costumi - Atelier R.I.P.P.Pasolini
Scenografia - Vittoria Risi
Sigla - King (Amanda) Lear

Saturday, July 2, 2011

Top 10 favelas

Baracca-grattacielo
Fav Favelas
Città Proibita (di Rio)
Periferia di Legoland
B-Hollywood B-Oslollywood
No-Capitali del Capitalismo
Clochard archipoeti
Archeologia industrialgia
London Calling
Archianarchico

Hut-skyscraper
Fav Favelas
Forbidden City (of Rio)
Legoland's suburbs
B-Hollywood B-Oslollywood
No-Capitals Of Capitalism
Homeless archipoet
Industrialgy archeology
London Calling
Archi-anarchic

(Fearrari
Palladian Tent
Squatters Hotel
Fave-las-Vegas
t Suburra
The girl of the West-End (Puccini)
Frankenstein Frankenstown
Reality Shows
Horizontal cathedral
5las
Skyscraper in crumbs
Mouseton
Roughfeller Center)

Friday, June 10, 2011

Patrizia Brusarosco così così (su Education LAB)


 - Patrizia Brusaroscocome - caricatura by DSK

Microintervista di Artribune
Tema: Patrizia Brusarosco direttrice di Careof -Viafarini espone il progetto Education LAB – Percorsi di formazione dei giovani alla contemporaneità attraverso l’arte.
http://www.artribune.com/2011/03/mininterview-patrizia-brusarosco-su-formazione-ed-educazione-all%E2%80%99arte/
C'è un'immagine della Patrizia. Non si capisce bene cosa stia facendo lì nella foto, piegata in due sul pavimento. Recita Lady Macbeth al corso di arte drammatica del milanese Teatro Ciak?
Si sta sciampando o sta semplicemente trollando?
Vabbè non importa. Il pezzo mi è piaciuto. Mi ha messo di buonumore. Che mi è subito passato aprendo il link del loro sito http://www.educationlab.org/ con il "Daddy Daddy" di Cattelan riprodotto a piena pagina per illustrare il progetto.
 Davvero quelli di Education LAB son convinti  sia un'opera adatta per  avvicinare i giovanissimi all'arte?
Un pinocchio affogato nella vasca del GUGGENHEIM MUSEUM senza nemmeno una paperetta di plastica a traghettarlo sano e salvo a riva - sigh! Vogliamo spaventarlo così presto il pubblico dell'arte? Milanesi ma ke mi kombinate? Le mummie impanate?

Thursday, April 28, 2011

Jep! Lista Fantasma Artisti Del Padiglione Italia - Biennale Di Venezia

Jep: Fisto Flash Art? Quaccuno aferti inzerito lista fantasma Piennale di Fenezia, patigliona XXX!

Z$: Nn mi konvince. C zono troppe "kose" strana. Forse Flash Art afere spagliato e copiato nuofe liste del Partito Pre-pensionati.

Jep: Quell'M.C.H ke ci fare in elenko? Lui tetto a me nn ezzerci!

Z$: No bbbuono!

Jep: Artribune tice minga fero...

Z$: No bbbbuono!

Jep: ...e poi h ferifikato alkune irrecolarità. At ezempio famoso artista ke fa opere kon barboncini tosati...

Z$: Mmmm...

Jep: Sue opere ezzere zotto tutela UNESCO patrimonio storiko paesaccistiko, nn più esponibili!

Z$: Mmmm...

Jep: Qui ho FERA LISTA KOMPLETA! Zono 15.348 artisti esposti in farie sedi.

Z$: Un po' lunca...

Jep: Ticono ke esponcono solo i titoli, se le opere nn c stanno.

Z$: Ekko.

Jep: T leggo tal numero #7849 al numero #7905!
...Julio Semilascinonfale, Blondie, Browndie, Signor-Rossi Luca (siempre), B8 & Bruno, Botto & Brr1, Emilio-Vedova & Mazzei, A.A.Aalto, Lola Falana, Mamma T-Roma, Noo Zii!, Pippo Santonastaso, Calabrisella Torinese, Gigiolò, Dottor Bua, Conte Contemporaneo, Tontitas, Ennio Ingrugnito, i Settanta, Giovanbattista Pornazzi, Carrà Sinclar, *********!, Alè-Sandro, Anton Van Bic, Firginia Foolf, Juri Che-chi, Western Ska, Teodozja, Annie Petarda, Modica Cifra, The Tiepolos, Eminence Beige, Non Aficionados, Ti + Mi, Testaccio, Meister Zuker, Fra-Intende, Enzo Evitabile, "L" Trattore, Mussa-cavaloria, L'Onfalomante, Alzira Verdi, Ta-rocca-Bacon, Concetta Jet, Suzi 4, il Giovane Fester, Miss Scocci, B-ABBA mia!, Sin lì, Lorette, U Merovingi, Julian Schnabel, Rembran-d-t, Edizioni Paolini, Post e Fasioi, Marcaureglio, Nanà, Taci-uto, Carmilla, Alessandro Filipepi...

                                                         

Monday, April 25, 2011

Figurine x le mie ricerche


Parigi. Brasserie del Boulevard des Italiens.
K2, tirolese infiltrato nel sistema dell'arte, e il pittore Gian-ugo attendono la critica d'arte Madame Connaisseur.

Gian-ugo: Ti raccomando. Madame Connaisseur è un pezzo grosso. Se mi fai fare una brutta figura con questa qui...sono fritto.

K2: Nn t preokkupare

Gian-ugo: Mi preoccupo, invece...di arte non ne sai una minchia liofilizzata!

K2: Chettecreti, ank'io leggo i siti t'arte contepporanea! Exi-Bart Simpson, Undo-vai.net ecc... Ho fisto tutte le Piennali di Fenezia. Rakkontiamo a Matame una palla. Diciamole ke sono un tirolese kollezionista t'arte.

Gian-ugo: Sei sicuro di saper recitare bene la parte?

(Arriva Madame Connaisseur trascinando i piedi. Crolla sulla sedia. Estrae dalla tasca un taccuino e inizia a scrivere)

Gian-ugo: Bonjour Madame!

Madame C : Bonjour un corno! Sono sfinita. Ho un attacco di stanchite acutissima. Sto organizzando un'esposizione di Daniel Buren. Ci vogliono decine di assistenti. Legga qui (sfoglia il taccuino): assicuratore, badante, spolveratore, idraulico, antennista, avvitatore, svitatore, depilatore, ciclista... Passo intere giornate a fare e disfare le liste dei collaboratori. Un rebus senza fine. Ufff!

Gian-ugo: Ah! L'artista francese Daniel Buren...trovo ipnotiche quelle sue opere a strisce rosse e bianche...

K2: La maglie tei biankorossi!

Madame C.: Mmmm...anche lei bazzica il mondo dell'arte?

K2: Zono kollezionista

Madame C: Di cosa?

K2: Album Panini, ma anke "le figurine x le mie ricerke”. Guardi! (le mostra figurine di calciatori) Materazzi, Valcareggi, Jovanotti/Jovanotte, Luciana Turina, i Pupo siciliani [della nazionale cantanti]. DJ Molella [della nazionale DJ]. Barbara Alberti, Bob-Dylan-Dog, Isabella Biagini [in panchina]. Amelie & Bovary, Re Gigi XV, Jean Val-jean, Jean Tin-Tin, Solange [nazionale francese]. Pippo-Franco-Battiato, la Scicolone, El Mariachi [nazionale marziana]. Giacinto di Pietrantonio, “Lo Strega”, Zio Tibia [della nazionale pauuuuuura]. Silvan, Sylvie Vartan, Ga-là Da-lì, la Maja vestida, l'Ape Maia desnuda, Go-ja na voja, Ciucia-caenassi, Zuccherelli...

Gian-ugo: Stooooooop!

K2:...inzomma, album kompleti Panini. Le figurine formato fototezzera sono di Thomas Ruff. 700 x tomo.

Gian-ugo: K2 ha un debole per il Settecento!

Madame C: Giovanni Paolo Pannini, il vedutista del Settecento! Ne possiedo uno. L'ho appeso in camera da letto, accanto ad un olio di Pompeo Batoni.

K2: Eeeeeeh battoni - kome no - ne konosco io di battoni!

Madame C: Eclettico al 100%!

K2: …ma in mia kamera ta letto ho kollokato la "Fenere dei calzini" ti Mikelancelo. Un Klazziko.

Gian-ugo: (gomitata a K2) Intendi "La venere degli stracci" di Michelangelo Pistoletto, l'installazione con una scultura tra gli stracci. Stracci, non calzini! E' vietato esporre opere tossiche. La venere, se fossero calzini, sarebbe ridotta una mezza scheggia!

Madame C.: Sono curiosa di sapere cosa ne pensate in Tirolo dell'arte contemporanea. Ad esempio... le piace l'artista tedesco Joseph Beuys, quello che si è chiuso per giorni in una stanza con un coyote tedesco?

K2: Ja! (canta jodel) Ja-Ja-Ja-hi-ho!

Madame C: Il suo Duchamp preferito?

K2: Seconto me du shampoo alla settimana nn bastano ce ne vogliono almeno 3

Madame C: Le piace Sissì, la bravà italienne che ha vinto il Premio Fuffa?

K2: Pellissima la “Sissi" di Romy Schneider! Film uniko in kitschtecnicolor...solo Fisconti ha fatto meglio mettento nelle sue kolonne sonore "la kafalcata delle suocere walchirie" di Wagner!

Gian-ugo: (Rosso di rabbia) Forse ti riferisci al "Ludwig" di Visconti...(Lascia cadere la forchetta) TLIIIINNNN- Ah!... mi aiuti a cercarla? (K2 e Gian-ugo carponi sul pavimento. Gemiti. Il tavolo traballa. Gian-ugo si risiede).

Madame C: K2 dovè? (alza la tovaglia. K2, legato, ha un tovagliolo ficcato in bocca). Ma...

Gian-ugo: Hemm...una variante tirolese delle mascherine anti-smog.

Madame.C: A tavola? E come mangia?

Gian-ugo: Ce la fa, ce la fa.

Madame.C: Mi domando in che modo...

Gian-ugo: E che ne so? E' un vegano, si nutre guardando cartoni animati!

K2: (tenta di cantare uno jodel)

Sunday, April 24, 2011

Giacinto Di Pietrantonio - Luca Rossi (Whitehouse in fumo?)

Snartz! Ogni tanto, sporadicamente, tra i nuvoloni di fumo e parole prodotti dal blog di Luca Rossi Blissett, emerge qualche verità che riesce a sfuggire alla sorvegliatissima autocensura praticata dai colletti bianchi del sistema.
Nella rubrica "Oltre il giardino", il critico Giacinto Di Pietrantonio apre il gas e fa blabla freestyle passeggiando col Signor Rossi per i prati fioriti intorno alla Casa Bianca.  
http://whitehouse.splinder.com/post/21802737/_

Sì, ammette GDP, persino nei tanto celebrati premi internazionali, una regia di pochi condiziona, pilota le scelte finali, e sottolinea che all'estero tale manipolazione viene accettata mentre in Italia "si pensa che ci siano sempre dietro chissà quali manovre, perché non ha vinto quello che piaceva a me, o a te, o a lui".
Per GDP la correttezza delle regole non è ritenuta un elemento cardine nel rapporto tra artisti e potere culturale, ma al contempo chi critica lo fa sempre in malafede.

Ritengo errato derubricare i momenti dialettici tra l'establishment del sistema e l'opinione pubblica ad episodi di mera logica particolaristica: accadono in tutti gli ambiti culturali. Lo dimostrano le cicliche discussioni sui premi letterari (vedi ultime edizioni Premio Strega) accompagnate solitamente da polemiche che trovano eco nell'amplificatore mediatico.
Con delle differenze. Quando Tullio Di Mauro, influente figura del Premio Strega, viene chiamato in causa dai giornalisti con domande scomode sulla composizione delle giurie, egli accetta il confronto ed espone con chiarezza le sue ragioni coerentemente al ruolo che ricopre. Non così i protagonisti delle lobby di musei & gallerie.
Cari lettori di Tranqui2, ricordate la vicenda GAMeC-ITALIAN AREA?
In quel caso l'istituzione bergamasca GAMeC - GALLERIA ARTE MODERNA e CONTEMPORANEA (diretta dal Di Pietrantonio) si è rifiutata di rispondere ad una scaletta di domande sull'argomento  compilata dai giornalisti di un quotidiano locale - conseguente ad una mia lettera al giornale - adducendo scuse risibili quali la scarsa credibilità del sottoscritto. La redazione del giornale, indignata, rispose a questo piccato, pretestuoso silenzio pubblicando un articolo sul tema.
Non ho dubbi che ai critici della GAMeC sia indifferente il lavoro prodotto dal mio percorso underground; chissà quanti altri nomi della scena italiana ignorano volutamente perché soggetti esterni alle loro lobby. Inutile replicare all'idea risibile secondo la quale l'opinione pubblica per potersi esprimere debba possedere un curriculum museale; resta la cruda + squallida realtà di un'istituzione pretestuosamente trincerata dietro gli alibi dei propri codici specialistici.
Ma piantiamola con le ipocrisie sfacciate! Il sistema dell'arte ha del marcio e il pubblico dell'arte deve esserne informato! Al bando dunque, in primo luogo, omertà e timori; poi largo alla libera, disincantata parola dell'artista.
Esce un filo di fumo dal camino della Casa Bianca...

Da "Oltre il giardino" rubrica a cura di Luca Rossi e Giacinto Di Pietrantonio
LR: Sono d'accordo con te. Non è certo questione di numeri: più pubblico uguale più qualità. Ciò nonostante i paesi che non hanno opinione pubblica, o quei paesi in cui decide la minoranza, tendono a diventare delle dittature, dove questa minoranza tende a fare quello che vuole senza avere contrasti. Nel “migliore” sistema dell’arte contemporanea italiana avviene questo: pochi operatori decidono e impongono determinate scelte senza che ci sia un pubblico capace di verificare e approfondire tali scelte. Per stare in tema Libia: il sistema è formato da diverse tribù ben lontane da formare un sistema collaborativo e maturo. Immagino che per il Turner Prize in Inghilterra ci sia un dibattito rispetto le selezioni e le scelte della giuria. Tutti gli operatori coinvolti sono attenti a fare le scelte migliori perché milioni di persone li stanno seguendo.
A mio parere c'è un vuoto di opportunità tra sistema dell'arte e pubblico. Mancano opportunità efficaci per coinvolgere il pubblico. Non ci sono luoghi appropriati e progetti appropriati. I programmi museali sono troppo ingessati e le persone, dopo una giornata di lavoro, o nel fine settimana, non hanno voglia di andare in un museo a sedersi su i banchi di scuola. Cosa mi rispondi su questo punto?

GDP: Beh, non voglio dire che l’Italia da questo punto di vista sia il miglior paese del mondo, ma non è che all’estero non sia una minoranza a decidere, o comunque a valutare. Lo stesso Turner Prize ha dei meccanismi simili, e questo è evidente nel racconto che di questo premio ne fa la Thorton (Il giro del mondo dell'arte in sette giorni, libro, ndw), dove evidenzia come la regia riservata di Serota alla fine riesce sempre a portare i risultati dove vuole lui. Il fatto è che fuori dall’Italia quando c’è un qualcosa, come ad esempio un premio alla fine il risultato viene accettato dalla maggioranza che si dà da fare per far rispettare l’esito, sostenendolo in vari modi al di là del fatto che il lavoro del premiato corrisponda alla propria definizione di arte. Da noi se qualcuno vince si pensa che ci siano sempre dietro chissà quali manovre, perché non ha vinto quello che piaceva a me, o a te, o a lui. Questo è il vero problema nostro, il guardare il proprio ombelico. Ti faccio un esempio che mi ha raccontato Politi, verso la fine degli anni settanta lui era a New York, dove, durante il suo soggiorno, incontra varie persone tra questi Sol Lewitt a cui chiede: “Sol, ma secondo te, chi è l’artista che emergerà nei prossimi mesi in America?” Lewitt: “Julian Schnabel”. E difatti, Schnabel di lì ad un anno diventò una star mondiale. Capisci, qual'è la questione?
Un artista concettuale non ha problemi ad ammettere che l’artista emergente è un artista neoespressionista lontano anni luce dal suo lavoro. Difatti, la domanda era non chi ti piace tra i giovani artisti, ma chi è l’artista emergente. Da noi se fai una domanda del genere la risposta cade sempre su artisti che aderiscono alla tua poetica. Continua... (testo e correzioni in via di stesura)

Thursday, March 17, 2011

Scene della vita di bohème -Scene dalla boh!-hemm


Trovate raccolti, sotto la label boh-hemm, i testi della bohème contemporanea. Tic, successi, lapsus e ambizioni degli artisti del presente-d'oggi-attuale-odierno-now-ahora....
http://tranqui2.blogspot.com/search/label/boh-hemm

Sunday, February 13, 2011

&

architecture

@ & @ (ionic order)
^ & ^ (Giza)
I I & I I (Rossi & Gehry)
Adam - Addams (Neoclassicism - Neo-Gothic)
@ & ^ (corinthian order)
dolmen & menhir (The Flintstones)
Moore & Moore (post and modern)
Rococo & Co
ha & ha (Za-ha-Ha-did-did-it)
Mies van & Miss der Rohe
Rossi & Rossi (Mr. Aldo)

art

Koons & Cicciolina
instalactite & instalagmite (forms of installation art)
Murakami & Lichtenstein (comic artists)
Tiepolo & sons
Duss&Ldorf (Becher students)
Eliasson & EliassEdison
[ ] & [ ] (1 monochrome - 1 achrome)
/ & / (Fontana with 2 cuts)
// & / (Fontana with 3 cuts)
Albert & George (The De Chiricos)
P & P (Peggy loves Pollock)
:-) & :-{) (Leonardo - Duchamp)
:-) & :-) & :-) & :-) (Leonardo - Warhol)

Sunday, January 23, 2011

ITALIAN AREA - Chi ha rubato il MUSEO SENZA CENTRO?

Furto a Italian Area. Chi ha rubato il Museo Senza Centro?

Confrontate il nuovo sito di Italian Area http://www.italianarea.it/
con la precedente versione http://tranqui2.blogspot.com/2009/07/italian-area-e-il-dizionario-dei.html Manka kualcosa...
Il listone delle istituzioni d'arte che "promuovono" gli artisti del discutibile database milanese (e i 4 critici del comitato direttivo) non compare tra i link di riferimento. La cosa singolare è che la pagina web esiste ancora: http://www.italianarea.it/index_files/italianarea_data/museo.html

Del Museo Senza Centro rimane solo il Senza?
Che fine ha fatto il Museo Senza Centro? Ipotesi investigative:

1 Rubato. Sospettati: Fantomas - i soliti ignoti - i soliti noti critici
2 Mangiato. Sospettati: Pac-man - Philippe Daverio - La Gegia
3 Cancellato. Sospettati: Emilio Isgrò - Cy Twombly - Monsieur Omissis
4 Espulso. Sospettati: l'arbitro del gusto - l'arbitro del cattivo gusto - i guardiasola - cartellino giallino 
5 Cassato! Indagati: bellunesi infiltrati - i no ap-profit - i piratati della Malesia

Saturday, January 1, 2011

Luca Rossi & Angela Vettese alla Whitehouse


Whitehouse, blog del grafomane compulsivo Luca Rossi Blissett, apre le porte all'eminenza grigia di una stranota lobby dell'arte, una della nomenklatura. Amen, direte voi, chissenefrega. E invece no. L'intervista ad Angela Vettese è di quelle da non perdere.
Non vi è dubbio che si tratti del confronto tra due figure che occupano posizioni assai diverse all'interno dei circuiti dell'arte. Non vi è dubbio, altresì, che malgrado le apparenti divergenze, vediamo qui due intellettuali dal pensiero praticamente sovrapponibile. Siamo chiaramente in presenza di un documento utile per capire come funzionano i meccanismi del conformismo; si avverte subito la riverenza condita di “sono d'accordo con queste sue riflessioni” “non mi fraintenda” con la quale il blogger d'assalto (che a me pare piuttosto accomodante) blandisce lady Vettese permettendole di trasformare il confronto in una lezione con tanto di bacchettate sulle mani tipo -“comunemente inteso è un'espressione vaga”, e di attuare le sue consuete tecniche manipolatorie dell'interlocutore. Possibile che i limiti e le magagne del sistema dell'arte italiano non siano anche precisa responsabilità di coloro che ne controllano alcuni snodi centrali? Per Vettese, infatti, “non mi sembra che si possa affermare che i critici d'arte italiani non siano di buon livello”: gli unici a salvarsi (in una situazione dipinta nell'intervista come disastrosa) sono, guarda caso, i critici d'arte, la sua categoria.
L'ultima grande panzana di una intelligenza abilissima nel mescolare dati, citazioni, nomi altisonanti (Artforum, Ingrid Sishy), osservazioni ponderate e bugie volutamente sfacciate? Incapacità assoluta di autocritica? Imbarazzo di un'eminenza grigia che con la sua lobby ha manovrato da dietro le quinte importanti segmenti della scena artistica italiana-italica-italiota? Eppure Tranqui2 - senza nemmeno far tanta fatica - ha ben documentato alcuni orrori made in Italy della critica d'arte: testi scritti coi piedi, premi non dati, finti “Musei senza centro”, rifiuto di confrontarsi con l'opinione pubblica, database piuttosto discutibili, spazi pubblici che divengono gallerie private del direttore (dittatore) artistico, errori teorici sconcertanti, affermazioni da interrogazione liceale, mancanza di autentico dibattito, lobby affaristiche che s'insinuano nei gangli vitali del sistema paralizzandolo, per tacere su certi nomi pompati per meriti extra-artistici (vedi cosa accade nel Veneziano).
Ma aggiungo anche che la sovrapponibilità dei due punti di vista è data soprattutto dai temi censurati, dalle evidenti omissioni di entrambi: ha un senso discutere della scena internazionale senza nemmeno accennare a dinamiche in atto quali omologazione e colonialismo culturale, globalizzazione, autoreferenzialità delle culture anglofone, isolamento di circuiti nei quali sono pochissimi a decidere e per i quali il pubblico non conta, competizione di paesi con ben altro peso politico? Ci sono, inoltre, delle peculiarità che contraddistinguono il “caso culturale” Italia nel suo insieme, un paese troppe volte capace di rubare il palcoscenico a realtà ben più influenti, di conseguenza spesso intenzionalmente censurato.
Credo che per Ross & Vett una lucida critica al sistema internazionale sia assai difficile in quanto proprio da esso traggono la loro autorevolezza qui da noi, cioè si sono in certo modo specializzati nel farsi promotori in Italia di stilemi e modelli già consolidati all'estero. Vettese si fa scudo dei poteri forti del sistema internazionale per sparare persino su Arbasino, un autore di valore indiscutibile, l'eccellenza della sperimentazione letteraria italiana.
Parafrasando il Vett-pensiero potremmo dire: se per una volta pensassimo che la critica d'arte - in Italia - è davvero in una crisi profonda? Lo è in Italia poiché qui e non altrove vi sono lobby talmente potenti da bloccare tutti i processi innovativi.

Il cicaleccio da caminetto tra il vaticanista del sistema dell'arte e l'eminenza beige si chiude così, in una lenta dissolvenza, mentre sullo sfondo bianca-neve cade (o inciampa) sui gradini della White-house...http://whitehouse.splinder.com/post/23787771/secondo-dialogo-con-angela-vettese/comment/63603735

X Francesca Pasini - l'arte è solo "internazionale"?

"Domanda: Quale arte e quali artisti in Liguria?
Francesca Pasini: Non penso che ci sia un'arte ligure e neppure un'arte in Liguria: l'arte è internazionale, i regionalismi sono ormai insensati. Chi ha successo è chi ha un riconoscimento internazionale, soprattutto negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Germania, in Svizzera, alle Biennali, alle Documenta" http://www.mentelocale.it/932-francesca-pasini-critica-d-arte/
Sto raccogliendo alcuni scritti & interviste relativi agli anni Novanta e al decennio successivo. Materiali utili per comprendere appieno in quale clima culturale ha operato chi in quel periodo (ma la medesima tendenza permane ancor oggi) ha tentato di fare sperimentazione artistica in realtà locali o in microclimi culturali non ancora del tutto omologati ai poteri forti del sistema. Ci siamo trovati come controparte e referenti delle conventicole di critici asserviti alla logica delle mega-esposizioni, di costruite ufficiosità museali, delle grandi rassegne. Eppure proprio l’arte contemporanea ci insegna che le mostre più “importanti” non collimano sempre con i Salon del sistema, blockbuster dell'arte d'oggi. Le idee importanti nascono talvolta piccole e povere; compito del critico dovrebbe essere, appunto, quello di riaffermare i valori autentici, non di sottomettersi al colonialismo culturale imperante. Davvero sorprendente la dogmatica intransigenza con cui affronta l'argomento Francesca Pasini in questa intervista del gennaio 2001.