Saturday, August 22, 2020

Tommaso Labranca, Claudio Giunta e la mostra MTV ANATOMY


Edito da Il Mulino, un omaggio a Tommaso Labranca: Le alternative non esistono, autore Claudio Giunta.
Mi piace ricordare che, nel 2004, Labranca volle con entusiasmo partecipare alla mostra MTV - ANATOMY con un testo. Lo potete trovare ancora interamente nel comunicato stampa...

https://www.exibart.com/evento-arte/mtv-anatomy/



La Cunsta risponde a Pierluigi Panza

 

La Cunsta, Consulta Universitaria Nazionale per la Storia dell'Arte, risponde alla lettera di Pierluigi Panza pubblicata da Il Giornale dell'Arte - agosto 2020 - sul caso bocciatura Vettese. La replica esprime indignazione per il tono denigratorio dell'affondo di Panza, sottolineando come: "procedendo su questa china, promuovendo cioè i comunicatori a scapito dei ricercatori, rischiamo davvero di mandare in cattedra chi non hai mai scritto un saggio, e ritrovarci conduttori televisivi a fare i direttori di Dipartimento. E proprio a questo temiamo che miri l’intervento di Panza: a delegittimare il ricercatore per legittimare chiunque altro".

https://cunsta.it/articoli-news-cunsta/12-gli-eventi-segnalati-da-cunsta/367-in-risposta-al-giornale-dell-arte-di-agosto-2020.html

E, aggiungerei, per favorire alcuni curatori che non rischiano nei loro progetti alcuna ipotesi innovativa che esuli da una giostra di mostre personali. L'intervento riflette la medesima tesi del mio precedente intervento sulla vicenda: "si vuole disinnescare quel filtro che preserva la ricerca e lo studio dalle spinte di un'attualità contaminata da manipolazioni selvagge, inquinando anche la sfera accademica con il veleno delle volgari approssimazioni sia teoriche che terminologiche, le strategie studiate a tavolino dalle lobby". Leggetelo qui:

http://tranqui2.blogspot.com/2020/06/angela-vettese-una-bocciatura.html

 Ci troviamo in un momento che richiede un atto di pragmatismo, siamo dinnanzi a fenomeni nuovi, registriamo una sete di accentramento di potere, controllo e visibilità bulimiche, senza freni. Credo sia un errore lasciare a tali figure e al loro uso spregiudicato dei dispositivi di comunicazione campo libero. La "becera delegittimazione" lamentata dal Cunsta, riferita alla "formazione e della ricerca universitaria: tanto virulenta quanto agitata da triti e inconsistenti luoghi comuni propri di quel dileggio della conoscenza e della competenza da tempo praticato da ampi settori della nostra classe politica come dell’opinione pubblica" è prassi riservata anche agli artisti, verso i quali alcune lobby di curatori (con istituzioni chiave della scena contemporanea) alimentano pregiudizi. C'è da svolgere un puntuale lavoro analitico su un linguaggio giornalistico di terminologia spostata, di rozze approssimazioni teoriche; linguaggio che omette e promuove, che manipola l'opinione pubblica blandendola con i più triti stereotipi.

Alcuni punti da sviluppare. 

Terminologia spostata e approssimazioni teoriche: dal giornalismo d'arte alla curatela.

Le lobby occulte dell'arte e come condizionano la cultura italiana.

La nuova "arte di stato". Archivi, premi,  webpage di advertising, Italian Council, la promozione istituzionale degli artisti: quali parametri di selezione?

Il caso Italian Area - Museo Senza Centro: chi "promuove" chi?