
Curiosamente, ad una verifica puntuale Italian Area presenta precise caratteristiche riconducibili al vecchio schema del movimento artistico sistematizzato dal critico di riferimento: Transavanguardia / Achille Bonito Oliva , Arte Povera / Celant ecc...
Una mutazione di facciata? L'ipotesi è suggestiva.
La mimetizzazione della formula artisti + critico nello schema del database diretto da 4 critici avviene attraverso l'uso della lista documentaria frutto di una "selezione"; ciò che invece permane è la sostanziale omogeneità stilistica dei creativi scelti, che, con lievi varianti, fa da comune denominatore collante di un insieme in cui:
- "Italian area" funge da etichetta contenitore e non indica l'intenzione di rappresentare la complessità della scena artistica italiana
- L'evidente omogeneità stilistica delle proposte supplisce all'assenza di una solida ossatura teorica
- Una fitta rete d'interessi e di lobby subentra al rapporto privilegiato di dialogo tra critico e artista
- Non compare la data d'inserimento degli artisti (quindi non sappiamo se lo schema I.A. preveda inclusioni - o rivalutazioni - tardive)
- Una chiara collocazione temporale del "movimento" viene azzerata dalla progressiva inclusione di nuovi nomi
- Il critico-d'arte-teorico si moltiplica nei 4-critici-selezionatori del comitato direttivo
- La sigla "Italian Area" scelta denuncia immediatamente la preoccupazione di omologarsi ad un internazionalismo di maniera attuato col supino adattamento all'idioma della cultura ritenuta – in questo momento – dominante.
- Il critico-d'arte-teorico si moltiplica nei 4-critici-selezionatori del comitato direttivo
- La sigla "Italian Area" scelta denuncia immediatamente la preoccupazione di omologarsi ad un internazionalismo di maniera attuato col supino adattamento all'idioma della cultura ritenuta – in questo momento – dominante.
- Non sono previste compagini di artisti che rappresentino la sottocategoria di movimento a sé, in quanto la relazione sottintesa è sempre tra il singolo artista e la commissione selezionatrice. La relazione ammessa è uno/molti, artista/commissione non quella molti/ molti...